Sarà presentato giovedì 16 dicembre alle ore 18:00, nei locali dell’Istituto Gramsci Siciliano (Cantieri Culturali alla Zisa, via P. Gili, Palermo), la nuova edizione italiana di Villa Ulloa di Emilia Pardo Bazán, pubblicata da Mesogea (2021). Nella ricorrenza del centenario della sua scomparsa (Madrid 1921), la casa editrice siciliana specializzata in autori e culture del Mediterraneo ha mandato in libreria il romanzo capolavoro della scrittrice spagnola in una nuova e inedita traduzione del palermitano Nino Russo. Alla presentazione, coordinata da Beatrice Agnello, interverranno il traduttore e curatore Nino Russo, l’ispanista Caterina Ruta e Salvatore Nicosia, presidente dell’Istituto Gramsci Siciliano. Letture di brani del libro a cura di Ida Tedesco Zammarano. L’incontro è promosso dall’Associazione Settimana delle Culture. Ingresso consentito con green pass.
IL LIBRO
Pubblicato nel 1886, Villa Ulloa è considerato il capolavoro di Emilia Pardo Bazán, singolare scrittrice spagnola le cui opere testimoniano il travaglio culturale e sociale degli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento. In questo romanzo, ambientato fra i monti della Galizia, narra la storia della decadenza del casato degli Ulloa attraverso le vicende di un suo rampollo, dedito alla caccia e a rustici piaceri, pessimo e violento marito di una donna sensibile. In pagine dal ritmo straordinario e di elegante fluidità, si snoda una trama di altri tempi, ricca di accadimenti e personaggi, ed emergono, in sintonia con i paesaggi, contrasti e conflitti certo non estranei al nostro stesso tempo.
L’AUTRICE
Emilia Pardo Bazán (La Coruña, 1852-Madrid, 1921), di nobile famiglia galiziana, ebbe un padre sostenitore dei diritti delle donne che la fece studiare avviandola alla passione per la letteratura e le lingue. Scrittrice spesso considerata scandalosa, donna pronta a intervenire pubblicamente su questioni sociali e politiche, nota anche per le sue battaglie a favore dell’emancipazione femminile, intratteneva rapporti con una gran quantità di intellettuali e scrittori europei, fra cui Hugo, Flaubert, Zola. I suoi primi romanzi e saggi nel solco del naturalismo francese le procurarono presto l’ostilità di parecchi scrittori spagnoli di radicato maschilismo. Nella sua opera si possono cogliere gli echi e i riverberi di tutte le espressioni estetiche della seconda metà dell’Ottocento e del primo ventennio del Novecento. In Italia sono stati pubblicati da varie case editrici diversi suoi libri oltre a una prima traduzione di questo romanzo (con il titolo Signorotti di Galizia, Bur 1961) da decenni introvabile.
IL TRADUTTORE
Nino Russo è nato a Palermo nel 1938. Alla fine degli anni Sessanta, è stato lettore di Lingua italiana alla Freie Universität di Berlino. Dal 1973 al 2006, ha insegnato Lingua e letteratura tedesca nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Palermo. È traduttore di testi letterari dal tedesco, dallo spagnolo, dal portoghese e dal neogreco.
Nel 2021 ha pubblicato con Mesogea la sua prima raccolta di racconti “Storie di Maredolce. Una borgata di Palermo in venti quadri”.