Settimana delle Culture
Spettacoli

CARION, un cunto di Salvo Piparo. 30 anni dalle stragi

Spettacolo di e con Salvo Piparo
Musiche di Michele Piccione
Una produzione Associazione Culturale Kleis

«Tutto comincia con un incantesimo di Morfeo ai danni dell’uomo, da cui scaturisce un percorso mentale e onirico cucito sul tentativo di svegliarsi. L’Invocazione a Sant’Onofrio “pilusu” porterà al ritrovamento di un vecchio carillon degli anni ’80, piccolo meccanismo dal suono magico capace di aprire il lucernario dei ricordi e di scuotere le storie sotterrate di Palermo». (Salvo Piparo)

“Carion” è quel meccanismo dentro ogni racconto, un vortice di musica, silenzi, fiati e sentimento di parola, la lingua di Palermo è la sua giostra, colui che muove il braccio di questa scatola-narrativa è un girovago, un uomo indurito dal tempo, che ha per mantello una buccia dura che si apre al suono dei ricordi. Lo spettacolo è una ballata, un “cunto” concentrato su divertenti musioni e parole in disuso di una saggezza antica. Una maniera per ritornare alle origini, divertendo e scuotendo coscienze e sentimenti popolari. L’attore-cuntastorie Salvo Piparo dalle pitruliate di Seralcadio (il quartiere del Capo) arriverà fino al 1992, in omaggio a Falcone, mettendo in scena la terribile strage di Capaci, accompagnato dai virtuosismi del maestro Michele Piccione, polistrumentista.

Lo spettacolo è un omaggio alle vittime delle stragi di mafia, 30 anni dopo, con un resoconto che tira le somme di una città logora, smemorata e allo stesso tempo unica. Non mancheranno i colori della narrazione che Piparo saprà cogliere immaginando di rievocare quel tempo, dagli anni 90’ ad oggi, mentre il ritmo incalzante dei tamburi ne scandirà ogni parola.

Un tappeto volante sul quale salire, per un viaggio sopra i tetti della città e sotto i suoi infiniti cunicoli.

Per info e prenotazioni: 3288663774

 

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