ACCENDIAMO UNA LUCE AL MUSEO PITRÈ
con
con
PITRÈ CAPUT CUNTI
di e con Salvo Piparo
musiche eseguite da Michele Piccione
PRIMA ASSOLUTA
di e con Salvo Piparo
musiche eseguite da Michele Piccione
PRIMA ASSOLUTA
Per celebrare la riapertura del Museo Etnografico Siciliano G. Pitrè, l’associazione Settimana delle Culture
vi invita ad assistere allo spettacolo “Pitrè caput cunti”, lunedì 4 gennaio 2021 alle ore 19.00
in streaming sulle pagine Facebook:
vi invita ad assistere allo spettacolo “Pitrè caput cunti”, lunedì 4 gennaio 2021 alle ore 19.00
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Settimana delle Culture
Salvo Piparo Paginaufficiale Narrazioni
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La vita di Giuseppe Pitrè, di cui ricorre il 21 dicembre 2020 il 179° anniversario della nascita, è un modello di attività e di genialità. Medico, storico, filologo, letterato, Pitrè si può considerare come il fondatore della scienza del folklore in Italia, in quanto diede alle ricerche non solo un grande impulso, ma ordine, sistemazione, metodo. La sua opera resta una solida base degli studi folkloristici italiani e, più particolarmente, siciliani. Appassionato di studi storici e filologici, per la sua professione di medico frequentava i ceti più umili, i contadini, i marinai, gli artigiani, e fu facilitato, per i rapporti personali con la povera gente, a diventare il primo grande raccoglitore umano di tradizione e ritualità.
Nella performance scritta e interpretata da Salvo Piparo è proprio l’attore che raccoglie un antico testimone per continuare la ricerca delle antiche storie, nel rileggere proprio le parole di Pitrè, divenendo egli stesso parte di quella grande antologia umana che ha reso questa figura storica un’immagine epica. Piparo, ormai noto per il suo lavoro antropologico, racconterà le origini dello studioso e il suo lungo cammino dentro la storia dei siciliani, attraverso l’intreccio indissolubile tra cunti e pupi, tra uomini e riti.
Le musiche dello spettacolo saranno eseguite dal vivo dal polistrumentista Michele Piccione.
La vita di Giuseppe Pitrè, di cui ricorre il 21 dicembre 2020 il 179° anniversario della nascita, è un modello di attività e di genialità. Medico, storico, filologo, letterato, Pitrè si può considerare come il fondatore della scienza del folklore in Italia, in quanto diede alle ricerche non solo un grande impulso, ma ordine, sistemazione, metodo. La sua opera resta una solida base degli studi folkloristici italiani e, più particolarmente, siciliani. Appassionato di studi storici e filologici, per la sua professione di medico frequentava i ceti più umili, i contadini, i marinai, gli artigiani, e fu facilitato, per i rapporti personali con la povera gente, a diventare il primo grande raccoglitore umano di tradizione e ritualità.
Nella performance scritta e interpretata da Salvo Piparo è proprio l’attore che raccoglie un antico testimone per continuare la ricerca delle antiche storie, nel rileggere proprio le parole di Pitrè, divenendo egli stesso parte di quella grande antologia umana che ha reso questa figura storica un’immagine epica. Piparo, ormai noto per il suo lavoro antropologico, racconterà le origini dello studioso e il suo lungo cammino dentro la storia dei siciliani, attraverso l’intreccio indissolubile tra cunti e pupi, tra uomini e riti.
Le musiche dello spettacolo saranno eseguite dal vivo dal polistrumentista Michele Piccione.
Lo spettacolo è realizzato nell’ambito delle “Manifestazione di interesse per la realizzazione di una rassegna di iniziative culturali etnoantropologiche e ispirate alle tradizioni popolari per la riapertura del Museo Etnografico Siciliano G.Pitrè” – Titolo Rassegna: “Accendiamo una luce al Museo Pitrè”.